Garda Trentino Trail
“Tutta colpa del paradiso”, no non è il titolo di un famoso film anni 80, ma è un panorama mozzafiato che rapisce lo sguardo in ogni suo scorcio, è il cuore che batte forte il doppio sia per la bellezza delle montagne che per la fatica dei suoi ripidi sentieri, è il calore delle persone che ti accolgono e ti fanno sentire come a casa tua. Tutto questo e molto ancora è il Garda Trentino Trail.
A rendere ancora più piacevole questi due giorni a Riva del Garda, i miei inseparabili amici Danilo e Lorenzo con i quali partecipo alla Ledro Experience, un trail di 30km che si snoda dal Lago di Ledro fino a Riva del Garda scavalcando il punto più alto a quota 1250m con Baita Segalla.
La giornata purtroppo non è dalla nostra parte, il cielo è minaccioso e le previsioni ancora peggio.
Raggiungiamo la piccola piazza di Bezzecca dove la partenza è prevista per le 13:30. Siamo circa 200 partecipanti e animiamo col nostro entusiasmo il piccolo paesino che fino a due ore prima era deserto e silenzioso. Marco, Tiziana e Simona seguiranno la nostra posizione raggiungendoci in alcuni punti accessibili alle auto.
Foto di rito, il count down urlato da tutti e il via verso questa nuova avventura.
Il tracciato della gara è un sentiero percorribile senza grosse difficoltà, si sale subito e si costeggia il Lago di Ledro ammirandolo dall’alto, a Mezzolago poi si scende a quota lago e lo si percorre fino a Molina di Ledro dove si ricongiungono le altre due distanze competitive rispettivamente di 42 e 60km. Intanto iniziano a scendere le prime gocce di pioggia.
Da qui si sale lungo un sentiero nel bosco dal fondo ricoperto di piccole foglie che l’umidità e la pioggia rendono ancora più scivolose. Man mano che si sale la vegetazione a foglia lascia spazio a una folta pineta che rende il paesaggio tipicamente montano. Intanto la pioggia si intensifica. Ci copriamo adeguatamente e risaliamo il sentiero che si fa sempre più ripido affrontando l’ultimo tratto, in forte pendenza verso Bocca Fortini, a passo di marcia, raggiungendo così il punto più alto a 1250m.
La stanchezza viene ricompensata da uno straordinario scenario che si affaccia sul Lago di Garda che, nonostante la cupa giornata, affascina e conquista occhi e cuore. Come noi, tanti altri si fermano qualche secondo per scattare foto e ammirare il paesaggio e la neve che ricopre la cima del M.te Baldo che svetta sulla sponda opposta del lago.
E ora tutta in discesa tra carrozzabili e single track fino a giungere ad un ricco ristoro dove troviamo ogni ben di Dio: pane, salame, speck, formaggio, frutta fresca, secca e disidratata, sali minerali, acqua, te e brodo caldo. Ci concediamo una breve pausa, ci rifocilliamo, scambiamo due parole con gli altri trailers e via giù ancora, lungo il sentiero del bosco che con la pioggia sta diventando un rigagnolo di acqua e fango, poco dopo il ristoro ci fanno deviare il percorso perché troppo pericoloso a causa delle condizioni precarie del terreno determinate dal maltempo.
Appena fuori dalla pineta attraversiamo Pregasina, un piccolo paesino arroccato a strapiombo sul Lago, dove ci aspettano, per vederci passare, Marco, Tiziana e Simona.
Da qui inizia la strada del Ponale, scavata nella roccia nella seconda metà del 1800 e trasformata in sentiero pedonale e ciclabile nel 2004. Offre scorci meravigliosi sul Lago e il fondo battuto ci permette di allungare il passo fino a raggiungere Riva del Garda. Ormai manca meno di un km e mi sento davvero felice di concludere questa bella esperienza con i miei amici e soprattutto di averla vissuta con lo spirito giusto, lo spirito del trail che ti porta a correre in libertà senza guardare il crono in maniera ossessiva come in una corsa su strada, che ti porta a sostare al ristoro per mangiare un boccone e scambiare due chiacchiere, che ti porta a fermarti ad ammirare ad occhi spalancati la cascata d’acqua che irrompe dalla parete della montagna, in fin dei conti non siamo trailers navigati ma dei semplici tapascioni della domenica con tanta voglia di divertirci.
A pochi metri dall’arrivo ci prendiamo tutti e tre per mano e tagliamo il traguardo sotto i palloni posti nella bella piazza che affaccia sul lago davanti agli scatti dei nostri cari.
Se mi sono innamorata di questo posto è tutta colpa del paradiso, di questo paradiso!